Vocazione

Scritto da P. Henry

Ascolta e capirai.

Quando ero piccolo facevo il chierichetto, e il mio parroco un giorno mi chiese se mi sarebbe piaciuto diventare sacerdote (in realtà non lo volevo), e gli risposi: “NO!”. Ma poi andandomene ci riflettei sopra. E ricordo che dissi a Dio: “Se nessuno vuole essere sacerdote e veramente hai bisogno di qualcuno, credo che io potrei diventarlo”. Poi, quando avevo ormai ventiquattro anni, quel ricordo riaffiorò alla mia mente in modo così forte e chiaro che capii, senza alcun dubbio, che Dio mi stava chiamando al sacerdozio.

Questo accadde circa un anno dopo la morte di mio padre. E posso assicurare che tale evento svolse un ruolo importante, perché, quando egli morì, iniziai a guardare la mia vita in modo diverso. Iniziai a riflettere sulla morte, sul cielo e sull’inferno. Iniziai a riflettere su Dio e sulla mia vita in rapporto a Lui, al Suo amore e alla Sua giustizia.

Allora, con l’aiuto della Grazia di Dio (che si manifestò anche attraverso il canale televisivo di Madre Angelica), il mio rapporto con Dio diventò sempre più profondo, personale. Come risultato di tutto questo, iniziai a riflettere seriamente sulla mia vita, e quanto più  riflettevo, più capivo che dovevo cambiare se volevo accontentare Dio.

Perciò iniziai a recitare il Rosario, e ritornai alla Chiesa, ma con un atteggiamento diverso. Posso dire sinceramente che ciò cambiò la mia vita drasticamente. A poco a poco mi staccai dai peccati che prima coltivavo e per la prima volta sentii il desiderio di diventare sacerdote. Ma anche se sentivo questo desiderio, per un certo tempo mi risultò molto difficile accettarlo, perché volevo sposarmi. Ricordo chiaramente che una volta mentre ero in macchina mi misi a discutere con Dio su questa questione, che giunsi persino ad arrabbiarmi con Lui, e a gridarGli: “Io non voglio essere sacerdote! Voglio sposarmi!”, proprio come un bambino viziato. Quanta pazienza Dio ha avuto (e ha tuttora) con me! È divertente vedere come le cose si sviluppano, perché adesso, passati alcuni anni, aspetto con impazienza la mia ordinazione. “Nulla è impossibile a Dio!” (Lc 1,37).

Nel 1997 conobbi P. Félix (Superiore dei Servi) e José Maria, un laico del Focolare, nel loro primo viaggio negli USA. Trascorsi molto tempo con loro, e ne fui molto colpito. Godevo nell’ascoltarli parlare del Focolare e delle sue tre missioni: la difesa dell’Eucaristia, la difesa dell’onore di nostra Madre, specialmente nel privilegio della Sua Verginità, e la conquista dei giovani per Gesù Cristo. Mi attrasse moltissimo questo carisma, per cui decisi di avvicinarmi a P. Félix e di parlargliene. Devo dire che il ruolo di P. Félix fu molto speciale. Io non conoscevo sacerdoti come lui. Il suo amore a Gesù nell’Eucaristia si poteva capire solamente vedendolo celebrare il Santo Sacrificio della Messa. Inoltre manifestava un dolce affetto per la Vergine. Tutto questo, completato dalla sua pietà, dal buon senso e dall’umorismo, rendeva difficile rifiutare il suo invito a trascorrere il Natale con i Servi in Spagna. Questa mi parve un’ottima idea!!!

Quando arrivai in Spagna, non sapevo cosa aspettarmi, però ero contento di essere venuto, perché trovai un pezzettino di Cielo negli occhi e nei sorrisi di ciascuno dei Servi e delle Serve. Lo spirito della Madonna vive realmente nel Focolare!

Tutto questo è un dono, che è stato dato a me e a tanti altri che abbiamo conosciuto il Focolare, grazie alla risposta personale, molto salda e coraggiosa, di un uomo che ha consegnato la sua vita al Signore e a Nostra Madre, affinché tutti noi potessimo godere di questo grande regalo che è il Focolare della Madre. Che la Santissima Trinità e Maria benedicano il nostro fondatore per la sua dedizione e per il suo coraggio nel dire “Sì” al piano di Dio! Che P. Rafael, che è il faro che ci conduce alla luce di Dio, possa essere proprio quella fiaccola che ci illumina la via della santità, verso la donazione perfetta, verso la più grande felicità, che solo Dio può darci. E Dio realizza questo sempre attraverso gli umili e i semplici, di coloro che sono diventati una sola cosa con il piano di Dio. 

Dopo aver trascorso il Natale con il Focolare, ritornai negli Stati Uniti per discernere se quella era la mia vocazione. Passai molto tempo a pregare per ottenere la grazia di conoscere e fare la volontà di Dio, perché mi conoscevo troppo bene. Ero molto attaccato alla famiglia per natura. Sapevo che un cambio così drastico nello stile di vita mi sarebbe costato. Ma alla fine il mio cuore mi disse che dovevo farlo. Ero negli USA , ma il mio cuore era già con il Focolare.

Quanta poca fede abbiamo! Come dimentichiamo facilmente che Dio è assolutamente innamorato di ciascuno di noi. Egli chiede solo una cosa: che noi accettiamo questo amore, confidando in Lui e nella Sua divina Provvidenza. Possiamo trovare questa pace che stiamo cercando così ardentemente solo nel compimento della Sua Santa Volontà. Se Dio ti sta chiamando al sacerdozio o alla vita consacrata, non tardare. Lasciati amare come Egli vuole. Dio non è forse tuo Padre? Egli sa ciò che è bene per te. Egli stesso lo dice: “Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e  ricorrerete a Me e Io vi esaudirò; Mi cercherete e Mi troverete con tutto il cuore; Mi lascerò trovare da voi - dice il Signore -“ (Ger 29,11-14). CREDIGLI!